
06 – FORNO DEI PEDRÈCC’ di Via Sonvico
Il forno di Casa Pedretti è tra gli unicum rinvenuti a Cerveno per forma, dimensioni e, verosimilmente, epoca di costruzione.
Esistente, funzionante, si innesta – agettante, con parete posteriore visibile dall’esterno – in una porzione di casa oggetto di lavori nel 1777, come testimonia una data graffita su un frammento di intonaco esterno.
Si trova all’interno di una cucina con camino, con il quale il forno condivide la canna fumaria, nonostante siano costruiti su due pareti diverse. Realizzato in mattoni refrattari, ha però una forma diversa dai classici forni emisferici, essendo di dimensioni ridotte e “tagliato” verticalmente all’altezza dell’imboccatura.
La famiglia conserva alcuni attrezzi per l’utilizzo, parzialmente originali. Pur non essendo stato mai distrutto, è stato dismesso nel secondo dopoguerra, come tutti gli altri forni, anche in ragione della grande vicinanza al Forno Buzzi, attività commerciale già viva durante la Seconda Guerra Mondiale. Serviva la famiglia Pedretti (Pedrècc’) e la famiglia Bianchi – Bazzoni, vicina e amica.
Maddalena Bianchi (classe 1926) ricorda con piacere le ore in compagnia di Maria Rebuffoni (Légur), moglie di Pedretti e abile utilizzatrice del forno, che sapeva anche ravvivarne il calore con la sistemazione di una piccola quantità di brace sulla bocca dopo l’inserimento dei pani.
Vi si cuocevano settimanalmente il pane e, più spesso, spongàde – moltissime, per buona parte della contrada – durante il periodo pasquale.