La struttura

Il Museo “Le Fudine” è sorto nel 1998 per volontà dell’Amministrazione Comunale di Malegno (Vallecamonica – Brescia), con l’intento di conservare e presentare al pubblico le fucine (in dialetto locale”fudine”) di Via S. Antonio, uno dei più interessanti monumenti di archeologia industriale della Valle.
L’edificio originale, che si compone di due diverse officine, le “fudine de’ Serini e de’ Nani”, presenta un impianto tardogotico che fa pensare ad una sua fondazione al XIV – XV sec.. La struttura è stata più volte rimaneggiata nel tempo, per adattarla alle esigenze della lavorazione tradizionale – detta “ferrarezza” – che è proseguita fino a pochi decenni fa con la produzione di grattuggie, mestoli, palette da fuoco e picconi. Oltre agli spazi principali con i forni, i magli, i maglioli, la tromba idraulica (“tina de l’ora”), la mola e le incudini, si trovano anche altri piccoli vani che ospitavano la cesoia ed i magazzini per il ferro ed il combustibile. Quasi tutti i macchinari della fucina erano azionati dalle ruote idrauliche poste nel canale dove scorreva l’acqua proveniente dal vicino torrente Lanico.

La fonte di energia che muove gli strumenti della fucina è l’acqua del canale adiacente.
La ruota idraulica esterna aziona l’erbor (braccio) che, a sua volta, trasmette il moto al maglio.

Ferro: un metallo fra cielo e terra

Il percorso museale “Ferro: un metallo fra cielo e terra”, interno alla fucina e realizzato dalla Cooperativa archeologica “Le Orme dell’Uomo”, intende avvicinare il visitatore al lavoro e ai simboli sorti intorno alla ferrarezza.
La mostra, dal carattere permanente, è composta da pannelli con testi, fotografie e didascalie, atti a illustrare gli elementi della fucina e alcuni oggetti esposti al Museo, rinvenuti nel corso del restauro.
Il visitatore scoprirà così il funzionamento dei vari macchinari e il duro lavoro del “màihter” e del “brahchì” che operavano in fucina sin dalle cinque del mattino, ma potrà anche risalire alle origini della metallurgia attraverso un percorso affascinante che narra di scoperte archeologiche, di miti e rituali, di tradizioni orali, di arte rupestre e simboli.
Tutto questo vuole portare conoscere meglio la figura del fabbro, l’artefice principale delle fucine.

La Tina de l’ora (tino dell’aria) è una tromba idraulica, ossia uno strumento come un mantice, preposto alla insufflazione dell’aria nel forno, per mantenere vivo il fuoco e aumentarne la temperatura

Il Mài (maglio – dal latino malleus) è la macchina utilizzata per forgiare metalli, tramite battitura, sfruttando la loro malleabilità a caldo

La mola è lo strumento utilizzato per levigare, abradere o affilare gli strumenti del fabbro, le parti metalliche del maglio e gli attrezzi appena realizzati

Per informazioni:
Comune di Malegno – Tel. 0364/344485

Per visite guidate:
Coop. Arch. “Le Orme dell’Uomo” – Tel. 0364/433983 – Fax 0364/434351

Museo “Le Fudine”
Via S. Antonio
25053 Malegno (Bs)

Orario di apertura:

Martedì dalle ore 16.00 alle ore 18.00
Giovedì dalle ore 14.00 alle ore 16.00
Sabato dalle ore 14.00 alle ore 16.00 e su prenotazione dalle ore 9.00 alle ore 12.00.